Immancabile come l’olio extra vergine nei grandi piatti della cucina irpina è la cipolla ramata di Montoro Pat, prodotta anche nel territorio di Solofra, dolce e aromatica, da consumare cotta o per farne confetture e conserve.
Da tempo nessuno più si curava di loro. Eppure, i colossi verdi, antichi e generosi, non avevano smesso di dare frutti.
Irresistibili i fichi di San Mango sul Calore Pat. Adattati nei secoli al clima freddo, presentano una buccia rossa quando il frutto è maturo e una succosa polpa bronzo scuro.
Molto ricca è la varietà di salumi che si riscontra in terra irpina, con peculiarità distintive a seconda delle aree di produzione, corrispondenti alle zone di allevamento dei maiali bianchi e neri casertani.
Un gran limone, l’ Ovale di Sorrento, dalla forma ellittica e asimmetrica. Del resto i limoni sorrentini sono protetti dal 1999 dal marchio Igp.
Non c’è giardino che ne sia privo. Anzi, la definizione stessa di giardino in Costiera Amalfitana identifica la coltivazione dei limoni.
Tante vigne, ma anche tanti uliveti fasciano le colline sannite, protagonisti di saperi e tradizioni che si confondono con le più antiche presenze dell’uomo in questa terra sempre generosa con chi la rispetta.
Gli alberi sono presenti ovunque, in Cilento. Ė una vera delizia tipica è il fico bianco del Cilento Igp. A diffondere il generoso albero furono i Greci nel VI secolo, ma anche i Romani erano ghiotti dei suoi dolcissimi fichi.