Il sottosuolo della cattedrale, una miniera di testimonianze archeologiche della vita delle popolazioni che si sono susseguite a Benevento dalla Preistoria al Medio Evo.

Dopo lo scavo, che ha riportato alla luce tracce degli abitati dell’Età del Bronzo, sannita, romano, paleocristiano e longobardo, si è proceduto ad allestire il percorso di visita ipogeo, che ha come riferimento la pseudocripta del duomo e altri spazi collegati, appositamente recuperati. E’ nato così il Museo diocesano, ristrutturato e ampliato nel 2012, che unisce all’esplorazione della stratificazione dei siti antichi, con le loro evidenze architettoniche e artistiche, l’esposizione dei reperti ritrovati in loco, corredati da pannelli esplicativi, fotografie e riproduzioni virtuali. Una passeggiata nel tempo e nella storia in continua evoluzione, con l’obiettivo di valorizzare al massimo anche la dote di documenti antichi della cattedrale, salvata dalle distruzioni della seconda guerra mondiale. Tra cui preziosi codici medievali vergati nella caratteristica “scrittura beneventana”.