Vicino Calvi Risorta è localizzata l’antica Cales, fondata dagli Ausoni o Aurunci e loro capitale, poi cantata dai poeti latini e citata da Cicerone per la sua produzione vinicola già a quel tempo di eccellenza, come diciamo oggi.

I vini caleni erano molto rinomati presso i Romani ed erano presenti sulle tavole dei ricchi insieme al vasellame caratteristico di un’altra industria di punta nel mondo antico, quella della terracotta. A poca distanza da Capua, in un’area pianeggiante dominata dal Monte Maggiore e percorsa dal Rio de’ Lanzi e dal Rio Pezzasecca, Cales era conosciuta anche per i pregevoli vasi e oggetti da mensa a vernice nera  dai ricercati riflessi metallici, con decorazioni di tema mitologico a rilievo. 

Le terrecotte erano prodotte tra il III e il II secolo a.C. nelle botteghe individuate ai margini della città romana, nel quadrante settentrionale dell’area archeologica,  dove si trova l’anfiteatro e nelle vicinanze della necropoli di Pezzasecca, e nell’opposto versante meridionale. Le tipiche patere calene si trovano oggi nei principali musei campani e in varie esposizioni europee. 

Nell’area archeologica attraversata dall’Autostrada del Sole, la presenza umana è testimoniata ben prima della città romana e si colloca nel  V secolo a.C. A quella fase arcaica appartengono i resti delle mura con sei porte di accesso alla città e il Ponte delle Monache scavato nel tufo,  che attraversava la via di collegamento con l’ager falernus, dove è stata rinvenuta una struttura collegata a un tempio.

 Nel sito della città romana sono visibili i resti dell’anfiteatro del I a.C. con successivi interventi in epoca imperiale; le terme centrali del I a.C. con vari ambienti di cui resta anche una parte delle decorazioni a stucco; le terme settentrionali  del I e II secolo d.C., ben evidenti lungo il cardo massimo, corrispondente alla via Latina che giungeva fino a Capua. Altre resti sono riferibili a un castellum aquae  e ad un tempio di età imperiale forse il Capitolium del Foro.  Gli scavi hanno riportato alla luce gran parte del teatro il cui impianto originario risalirebbe al II secolo a.C. con rifacimenti in epoca augustea.