Il vulcano spento di Roccamonfina è il cuore del parco che tutela dal 1993 un territorio di grande valore naturalistico nella Campania Felix fino al confine con il Lazio.
Undicimila ettari di rocce vulcaniche e di pietra calcarea, di corsi d’acqua e di vegetazione rigogliosa, punteggiati da borghi antichi che conservano viva l’impronta del loro passato e il patrimonio delle loro identità.articolo1

Il vulcano, con il suo perimetro di sei chilometri, è interamente compreso nell’area del parco. Al suo interno il più alto Monte Santa Croce e il Monte Lattani, oltre ai caratteristici cono vulcanici del Monte Atano, nei pressi di Casi e Teano, il Colle Friello a Conca della Campania e il MonteOfelio a Sessa Aurunca.WhatsApp Image 2022 01 13 at 12.55.21

Altro ambiente particolare tutelato dal Parco è quello che accompagna il corso del fiume Garigliano, che dai laziali Aurunci raggiunge il vulcano e prosegue la sua corsa verso il mare a cui si congiunge vicino alla pineta di Baia Domizia. Nell’area protetta scorrono anche il Peccia e il più importante Savone, che è il corso d’acqua del vulcano di Roccamonfina e che fu a lungo anche il motore dell’economia della zona, giacchè con la  sua acqua funzionavano i mulini, i frantoi e finanche le ferriere rimaste attive fino all’età borbonica. 

WhatsApp Image 2022 01 13 at 12.55.20Dal punto di vista botanico, il Parco è ricco di biodiversità, anche se i castagneti sono molto estesi e diffusi, soprattutto nell’area di Roccamonfina, grazie ai terreni di natura vulcanica. Non mancano, a più bassa quota, aree di macchia mediterranea, mentre i terreni calcarei ospitano leccete e boschi di querce. Non mancano carpini neri e bianchi, ornielli, aceri. E, lungo le sponde dei fiumi, pioppi e salici. Il ricco sottobosco presenta una grande varietà di specie che offrono spettacolari fioriture in primavera: crochi, ranuncoli, viole, anemoni, ciclamini e numerose specie di orchidee selvatiche. Notevole anche la diffusione di funghi, in particolare ovoli e porcini. 

La fauna è rappresentata da molti uccelli, anche rapaci e migratori. Ci sono cuculi, upupe, i picchi muratore, verde e rosso maggiore, i rari aironi rossi, le cicogne bianche e poi civette, allocchi, gufi comuni e gufi di palude, falchi pescatori, poiane e gheppi. Numerose le specie di mammiferi: volpi, lepri, cinghiali, tassi, faine, ghiri.

Il Parco corrisponde ai territori dei Comuni di Sessa Aurunca, Teano, Roccamonfina, Galluccio, Conca della Campania, Marzano Appio, Tora e Piccilli. Gli ultimi cinque appartengono alla Comunità montana Monte Santa Croce. La sede del Parco è nel complesso monumentale San Domenico di Sessa Aurunca

IL Museo Natura Viva

Legato alla “missione” del Parco è il Museo Natura Viva che è stato realizzato nel 2009 presso il Palazzo Seccareccia nella frazione San Clemente del Comune di Galluccio.

Richiamo principale del Museo è una ricca collezione zoologica, con animali tassodermizzati anche di grandi dimensioni che illustrano e sintetizzano la biodiversità biologica del pianeta e le peculiarità ambientali del territorio del Parco. Al secondo piano, è descritta la geologia e la biodiversità all’interno del Parco. Grande attenzione è rivolta alle attività didattiche, di divulgazione scientifica e di ricerca sul campo. Il Museo nelle varie sezioni è allestito secondo criteri interattivi, per il massimo coinvolgimento dei visitatori.